Luce e ombra
Ogni corpo evidente fia dal lume e ombra circondato. Ombra è diminuzion di lume, tenebre è privazion di lume. Ombra primitiva è quella che è appiccata ai corpi ombrosi. Ombra derivativa è quella che si spicca dai corpi ombrosi e scorre per l'aria. Ombra ripercossa è quella che è circondata da illuminata parete. La ombra semplice è quella che non vede alcuna parte del lume che la causa. L'ombra semplice comincia nella linea che si parte dai termini dei corpi luminosi. Leonardo da Vinci: Codice C, Parigi, Istituto di Francia
1. Caravaggio, Vocazione di san Matteo, 1599-1600, olio su tela, cm 322 x 340, Roma, San Luigi dei Francesi, Cappella Contarelli.
Un fascio di luce entra da destra, dall'esterno, e svela la scena che si svolge in una camera altrimenti buia. È la sala di un'osteria. Seduti su sgabelli attorno a un tavolo di legno stanno seduti 4 giocatori d'azzardo; la luce evidenzia il gesto deciso della mano di un personaggio in secondo piano, di cui vediamo in parte il volto. Di rimando il personaggio barbuto seduto muove la sua mano verso il petto, come a dire: "Hai chiamato me? In questo modo Caravaggio interpreta il brano del Vangelo secondo Matteo (9, 9-13): In quel tempo, mentre andava via, Gesù, vide un uomo, chiamato Matteo, seduto al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi». Ed egli si alzò e lo seguì. Mentre sedeva a tavola nella casa, sopraggiunsero molti pubblicani e peccatori e se ne stavano a tavola con Gesù e con i suoi discepoli. Vedendo ciò, i farisei dicevano ai suoi discepoli: «Come mai il vostro maestro mangia insieme ai pubblicani e ai peccatori?». Udito questo, disse: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati. Andate a imparare che cosa vuol dire: “Misericordia io voglio e non sacrifici”. Io non sono venuto infatti a chiamare i giusti, ma i peccatori».
2. Georges de La Tour, Maddalena penitente, olio su tela, 1640-45, New York, Metropolitan Museum of Art
In questa rappresentazione George de La Tour molto si ispira al chiaroscurismo caravaggesco. La Maddalena appare assorta, chiusa in se stessa e al mondo, volge infatti la testa verso la parete e verso lo specchio, in un intenso momento di raccoglimento. Ha le chiome sciolte. Lo specchio, come anche il teschio che tiene sulle ginocchia, rappresenta il simbolo della vanitas, la vanità delle cose terrene. Il teschio ci riporta anche a una meditazione sul tema della morte. Guarda in direzione della candela accesa, che si sta consumando con la sua fiamma guizzante, e si riflette nello specchio: la candela ci ricorda la brevità e la fragilità della vita umana, la fiamma e il suo riflesso alludono alla luce vera e a quella falsa, la realtà e l’illusione. Ancora, la candela allude alla luce interiore che Maddalena ritrova proprio nel suo pentimento e, più in generale, alla luce della redenzione divina.
ESERCIZIO: Evidenzia il ruolo della luce in queste tre opere. a. Adam Elsheimer, La fuga in Egitto, olio su rame, 1609. Monaco, Alte Pinakothek b. Harmenszoon van Rijn Rembrandt, Il Filosofo in meditazione, 1632, olio su tela. Parigi, Musée du Louvre c. Felix Vallotton, Donna che fruga in un armadio, olio su tela, 1900. Basilea, collezione privata
Cerca di definire in particolare
1. Gli effetti di contrasto e di chiaroscuro nella composizione.
2. La presenza di una fonte di luce diretta o di un’illuminazione indiretta (nella quale cioè non è raffigurata la fonte luminosa).
3. Come sono realizzate le ombre.
4. Come la luce investe le figure. Scegli poi uno dei tre soggetti e prova a scrivere un’interpretazione del soggetto rappresentato.